Ottaviano Molteni - 25-10-2008
Ieri sera ho seguito una parte di Matrix. Argomento, naturalmente, la scuola. Un professore, intelligente a parer mio, formulava un' obiezione interessante. Non è tagliando i fondi che si eliminano gli sprechi o i parentelismi. Presentava l'esempio eclatante dell'Università di Bari dove sono perfettamente collocati nei vari dipartimenti e facoltà molteplici (ed è il termine esatto credo visto che si tratta di 10/15 elementi) vari componenti della stessa famiglia. Pensare ad un caso è quantomeno dubbioso. Ma ad ogni buon conto il ragionamento proposto diceva che al posto di tagliare a caso sarebbe meglio incentivare, premiare la sperimentazione comprovata di alcuni atenei. Solo chi effettua una ricerca sperimentata e comprovata ha i contributi dallo stato. Fondi inviati ad Università come quella sopracitata non farebbe altro che permettere di nuovo una nuova divisione delle sovvenzioni sui titolari presenti che, al limite, se necessario, potrebbero organizzare un corso nuovo di laurea ed incamerare ulteriormente altre risorse. Un'idea. Se ne potrebbe parlare.
Ma il punto cardine di tutto è la scuola Primaria.
Ma il punto cardine di tutto è la scuola Primaria.
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